La valutazione psicodiagnostica si propone di raccogliere informazioni allo scopo di:
- identificare e descrivere i sintomi clinici e i comportamenti disfunzionali di una condizione psicopatologica
- di comprendere il problema o i problemi della persona che fa richiesta di una consulenza
- di valutare il profilo di personalità per avere una comprensione del funzionamento generale dell’individuo
- stabilire gli obiettivi e orientare l’intervento terapeutico
La somministrazione di tests clinici standardizzati e scientificamente validati consente di ottenere delle informazioni di carattere più obiettivo rispetto a quelle ottenute attraverso il colloquio clinico e utili per formulare una diagnosi di verificata attendibilità.
I tests che utilizziamo per effettuare la valutazione psicodiagnostica sono:
per la valutazione delle caratteristiche di personalità
- MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory 2)
- SCID-II (Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis II Disorders)
per la valutazione dei sintomi psicopatologici generali
- SCL-90 (Symptoms Check List 90)
- MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory 2)
per la valutazione dei disturbi dell’umore
- BDI (Beck Depression Inventory)
per la valutazione dei disturbi d’ansia
- Y-BOCS (Yale Brown Obsessive Compulsive Scale)
- GI (Guilt Inventory)
- STAI (State Trait Anxiety Inventory)
- ASI (Anxiety Sensitivity Index)
- WDQ (Worry Domain Questionnaire)
- LSPS (Liebowitz Social Phobia Scale)
per la valutazione dei disturbi del comportamento alimentare
- EDI-2 (Eating Disorder Inventory 2)
per la valutazione delle relazioni interpersonali
- ASQ (Attachment Style Questionnaire)
- IIP-47 (Inventoy of Interpersonal Problems 47)
- PBI (Parental Bonding Instrument)
per la valutazione dei disturbi dissociativi
- DIS-Q (Dissociative Questionnaire)
per la valutazione dell’alessitimia
- TAS-20 (Toronto Alexithymia Scale 20)