Il periodo natalizio è spesso associato a momenti di convivialità, tradizioni familiari e, per molti, anche a giochi come il bingo o la tombola. Questi giochi, che fanno parte delle tradizioni di molte famiglie italiane, sono considerati forme di intrattenimento innocue, che uniscono generazioni diverse in un’atmosfera di allegria. Tuttavia, dietro a questi momenti di svago potrebbe nascondersi un rischio legato al gioco d’azzardo, spesso sottovalutato, che può portare a comportamenti problematici o addirittura patologici.

Ad esempio, nella tombola, i partecipanti acquistano le cartelle con l’aspettativa di vincere premi attraverso il caso, e spesso la posta in gioco può salire se si scommettono somme più alte o si organizzano giochi con premi maggiori. Il gioco d’azzardo, anche sotto forma di tombola o bingo, può diventare pericoloso quando, appunto, non viene praticato con moderazione. L’effetto psicologico della “speranza di vincita” può spingere alcune persone a partecipare più volte, a spendere più denaro di quanto inizialmente pianificato o a cercare una gratificazione immediata che può rapidamente trasformarsi in una dipendenza.

Durante il periodo natalizio, inoltre, è importante considerare come alcune emozioni legate alle festività possano influenzare i comportamenti. Un approfondimento sui fenomeni di malinconia e tristezza legati al Natale, noto come “Christmas Blues”, può offrire ulteriori spunti su come le emozioni stagionali possano aumentare la vulnerabilità a comportamenti compulsivi. Leggi di più qui.

I Meccanismi Psicologici del Gioco d’Azzardo

La motivazione principale alla base della partecipazione è il desiderio di ottenere un premio, ma le dinamiche di gioco possono generare emozioni forti, simili a quelle sperimentate dai giocatori d’azzardo. Nel gioco si attiva il circuito cerebrale della ricompensa. Ogni volta che un giocatore vince o percepisce di poter vincere, il sistema di ricompensa si attiva e la dopamina viene rilasciata, provocando una sensazione di piacere. Verosimilmente, la modalità di vincita, si basa su meccanismi di “probabilità variabile”, simili a quelli dei giochi di slot machine o delle lotterie. La possibilità di vincere un premio, che può sembrare facile o alla portata, è un fattore che crea un forte stimolo a partecipare ripetutamente. D’altra parte, l’incertezza legata alla possibilità di vincere, unita all’entusiasmo per le festività, può spingere alcuni individui a partecipare più volte, alimentando un ciclo di giocate che potrebbe sfociare in comportamenti compulsivi.

L’equilibrio tra tono dell’umore e comportamento è un fattore cruciale nel prevenire e comprendere certi atteggiamenti compulsivi. Il legame tra sonno, emozioni e vulnerabilità è analizzato in questo approfondimento, che può essere utile anche per comprendere le dinamiche legate al gioco d’azzardo. Scopri di più qui.

Come Riconoscere e Prevenire il Gioco Patologico

È importante saper riconoscere i segnali di un comportamento problematico legato al gioco. Alcuni segnali comuni includono:

  • Giocare in modo compulsivo, senza controllo sulle spese.
  • Sentirsi irritati o ansiosi quando non si vince.
  • Giocare per cercare di recuperare le perdite (fenomeno noto come “chasing losses”).
  • Mentire o nascondere la propria partecipazione ai giochi.
  • Trascurare altre attività quotidiane o relazioni interpersonali a causa del gioco.

In conclusione, i giochi a premi natalizi, pur essendo una tradizione consolidata durante le festività, non sono esenti da rischi. La loro struttura, che sfrutta le dinamiche psicologiche legate al gioco d’azzardo, può comportare conseguenze negative per coloro che sono vulnerabili al gioco compulsivo. Per chi riconosce segni di difficoltà, la terapia cognitivo-comportamentale rappresenta un’opzione efficace per affrontare dipendenze comportamentali come il gioco d’azzardo. Stabilire dei limiti chiari prima di iniziare a giocare, come la quantità di denaro da spendere o il tempo dedicato al gioco, è una buona pratica. Inoltre, in famiglia o tra amici, è utile monitorare il comportamento di chi potrebbe essere più vulnerabile e incoraggiare l’apertura e la discussione su eventuali preoccupazioni legate al gioco e adottare delle misure di prevenzione risulta pertanto necessario affinché i giochi a premi rimangano una forma di intrattenimento sicura e sana per tutti.

Grant, J. E., & Potenza, M. N. (2007). “The neurobiology of gambling disorder and other behavioral addictions.” Molecular Psychiatry, 12(6), 335-350.

Grant, J. E., & Potenza, M. N. (2004). “Gambling and the Psychiatric Disorders: A Review of the Literature.” Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, 43(1), 3-10.

Kuss, D. J., & Griffiths, M. D. (2012). “Internet Gaming Addiction: A Systematic Review of Empirical Research.” International Journal of Mental Health and Addiction, 10(4), 278-296.

Parke, J., & Griffiths, M. D. (2011). “The Role of Structural Characteristics in Gambling.” International Journal of Mental Health and Addiction, 9(3), 45-57.

Petry, N. M. (2005). “Pathological Gambling: Etiology, Comorbidity, and Treatment.” American Journal of Addiction, 14(3), 56-61.