Come affrontare le teorie del complotto

Chi di noi almeno una volta nella vita, e soprattutto in questo periodo, non ha sentito parlare o creduto in qualche teoria complottista.

Cosa si intende per complotto o teoria del complotto?

La teoria del complotto viene definita come l’ipotesi non verificata e relativamente non plausibile di una cospirazione, affermando che alcuni importanti eventi sono il risultato di un piano segreto escogitato da un gruppo di persone potenti, pericolose o soprannaturali (Brotherton, 2013).

Le teorie del complotto vengono facilmente sviluppate, in quanto le persone hanno un naturale bisogno di trovare delle spiegazioni dei particolari eventi che accadono. In questo modo la spiegazione rassicura l’individuo e gli permette di tenere sotto controllo una situazione poco chiara o gestibile.

Di solito le spiegazioni sono segrete o nascoste e soli in pochi riescono a scoprirla divenendo i nuovi eroi che salvano il mondo.

Perché’ le persone credono alle teorie complottista?

Secondo le più note e recenti ricerche, gli esseri umani hanno una tendenza naturale a credere alle teorie complottiste perché queste agiscono su alcuni errori che la nostra mente sistematicamente compie, chiamati Bias Cognitivi.

I Bias Cognitivi sono dei costrutti basati, fuori dal giudizio critico, sulle percezioni sbagliate o sui pregiudizi oppure ideologie. Spesso, i bias cognitivi vengono utilizzati dalle persone per prendere decisioni affrettate e poco curate.

Vi sono diversi Bias cognitivi, quello comunemente impiegato nelle teorie del complotto è il “Bias della Proporzionalità”.

È la tendenza a credere che gli eventi molto importanti possano essere spiegati solo da cause altrettanto epocali (Leman, 2007).

A esempio, la pandemia da Coronavirus che investe l’intero globo terrestre e ha vittimizzato oltre un milione di persone non può che essere spiegata come un grande piano giostrato da pochi potenti del mondo.

Ovviamente, non tutte le persone che credono in una teoria complottista sono matte o affette da qualche forma di psicopatologia.

Probabilmente sono persone che non vogliono perdere il controllo su una situazione precaria o, semplicemente, persone poco informate o informate su canali non attendibili.

Come affrontare un complottista

Spesso ci si scontra con i complottisti, in quanto fanno emergere nell’altro emozioni di rabbia e frustrazione.

Un complottista diviene pericoloso quando mette in pericolo la propria e altrui salute psico-fisica (come non indossare la mascherina), e in questo caso bisogna intervenire.

Di seguito, alcuni comportamenti da adottare quando siamo difronte ad una persona che “crede” molto nelle diverse e false teorie:

  • Se la persona ci sembra troppo agitata, allora la facciamo respirare lentamente in modo da farla calmare;
  • Con dati certi e attendibili (come studi statistici) proviamo a smentire le sue convinzioni;
  • Parlare con la persona interessata in modo cauto, più attacchiamo e più si dovrà difendere;
  • Infine, se veniamo a conoscenza di atti illegali e dannosi allora sarà meglio denunciare alle forze dell’ordine.

Per difenderci dai complottismi è necessario sviluppare e alimentare il pensiero critico, controllando le fonti della notizia appresa.

“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”.

BIBLIO

Lewandowsky, S., & Cook, J. Breve Guida alle Teorie del Complotto.