Disturbo Dipendente di Personalità

Le persone che soffrono di un Disturbo di personalità Dipendente, in virtù del loro bisogno di essere sempre affiancati da qualcuno che li aiuti e si prenda cura di loro, tendono spesso a subordinare ed inibire la soddisfazione dei loro bisogni e desideri in cambio di vicinanza e accudimento; ciò ha come conseguenza diretta l’impossibilità, affidandosi all’altro, di sviluppare le competenze e le abilità per essere autosufficiente e funzionare in maniera autonoma. Per le persone dipendenti la relazione ha un’importanza vitale e questo li porta a sperimentare smarrimento, senso di vuoto e di inutilità senza la presenza di una persona al loro fianco, mostrando inoltre di vivere qualsiasi gesto di allontanamento come una possibile minacci alla solidità relazionale. Le persone che soffrono di Disturbo Dipendente di Personalità si sentono intensamente e profondamente indifesi e, pertanto, incapaci di affrontare il mondo e le richieste della vita quotidiana da soli e con le loro sole forze. La soluzione adottata in risposta a tale convinzione interna è quella di affiancarsi a qualcuno che sembri in grado di affrontare la quotidianità ed i suoi impegni e le sue richieste, qualcuno che li protegga e si prenda cura di loro.

Per evitare il terrorizzante abbandono, le persone dipendenti investono energia mentale, fisica ed emotiva nel mantenere il legame,  provando a rendersi indispensabili per l’altro.

Come si manifesta.

La principale manifestazione sintomatica del Disturbo di personalità Dipendente è spesso un’ansia intensa ed eccessiva in risposta alla minaccia della perdita del legame relazionale, perdita che espone all’esperienza terrifica dell’indipendenza, da loro vissuta unicamente come solitudine angosciosa e desolante piuttosto che come opportunità.

Le persone dipendenti hanno in genere una bassa autostima ed una scarsa assertività; ciò si riflette nell’assunzione di comportamenti ed atteggiamenti dominati dalla passività, dalla dipendenza e dalla sottomissione, finalizzati ad evitare la perdita e la separazione, eventualità vissuta come una catastrofe che genera angoscia e terrore. Proprio in virtù di questi meccanismi di funzionamento le persone dipendenti mostrano una grande difficoltà ad esprimere il loro disaccordo, portandoli a sperimentare intense emozioni di rabbia per il senso di costrizione che vivono all’interno delle relazioni. Tutto questo protegge però il dipendente dalla possibilità di sperimentare la sensazione che più di tutte lo spaventa, cioè il  vuoto conseguente alla rottura della relazione, che spesso si accompagna ad uno stato di forte tristezza. In queste situazioni la persona con un Disturbo Dipendente di personalità si confronta con la dolorosa assenza di scopi personali e di una progettualità autonoma dall’altro. Sono soggetti che hanno difficoltà ad iniziare progetti o fare cose in modo indipendente, mancano di sicurezza in se stessi; sono convinti di essere incapaci di funzionare indipendentemente ma possono, comunque, funzionare adeguatamente se hanno la sicurezza che qualcun’altro stia supervisionando e approvando.  E’ talmente radicata ed incontestabile la supposta incapacità di funzionare in autonomia che la perdona dipendente sarà portata a concordare su ciò che ritiene sbagliato pur di non perdere l’aiuto ed il supporto di coloro i quali elegge a personali salvatori, guide indispensabili per gestire le richieste quotidiane.

Come riconoscerlo.

Le caratteristiche peculiari di un Disturbo Dipendente di personalità devono manifestarsi entro la prima età adulta e rivelarsi in diversi contesti, comprendendo almeno cinque dei seguenti sintomi:

  • difficoltà a prendere decisioni quotidiane senza un’eccessiva quantità di consigli e di rassicurazioni da parte di altre persone;
  • necessità di ottenere che altri siano responsabili nei più importanti aspetti della loro vita;
  • difficoltà ad esprimere disaccordo con gli altri perché temono la perdita di sostegno o di approvazione;
  • difficoltà ad intraprendere personalmente progetti perché non sono sicuri del loro giudizio e/o delle loro abilità;
  • inclinazione a sforzarsi (es. fare i compiti sgradevoli) per ottenere il sostegno degli altri;
  • sentimenti di disagio o di impotenza quando sono soli perché temono di non potersi prendere cura di se stessi;
  • urgente bisogno di stabilire un nuovo rapporto con qualcuno che fornirà assistenza e sostegno quando finisce una stretta relazione;
  • preoccupazione irrealistica con paura di essere lasciati a prendersi cura di sé.

Ci sono altri Disturbi di Personalità che presentano un’eccessiva attenzione alla relazione innescata dal timore angoscioso di perdere l’altro: Il Disturbo Borderline di Personalità ad esempio, è caratterizzato dalle medesime preoccupazioni di rottura e perdita affettiva del DDP, unitamente agli stessi vissuti di vuoto angosciosi animati dall’abbandono, ma presenta una caoticità nei comportamenti (che può condurre anche all’esecuzione di gesti drammatici ed impulsivi) che è assente nel Disturbo Dipendente.

Il Disturbo Istrionico di personalità è caratterizzato dallo stesso bisogno di mantenere il legame relazionale

Le persone con Disturbo Istrionico di Personalità presentano  la stessa esigenza di mantenere il legame, basata su sentimenti di inadeguatezza relativi alla capacità di essere autonome e vivere da sole, ma tale assetto di funzionamento è accompagnato da un eccessivo bisogno di essere al centro dell’attenzione in svariate situazioni, caratteristica questa che lo differenzia dal DDP.

Quali sono le conseguenze.

Ciò che consegue e ciò che comporta avere un disturbo della personalità è non riuscire a trovare soddisfazione e gratificazione nella maggior parte dei bisogni e delle esigenze del funzionamento personale, affetti vo, relazionale e lavorativo di chi ne soffre. Le personalità dipendenti, nelle relazioni affettive, caratterizzate dalla costante sottomissione dei propri bisogni alle esigenze e desideri dell’altro, spesso vivono la sensazione di ricevere meno di quello che danno. Chi ha un Disturbo Dipendente di personalità, inoltre, nelle relazioni sociali investe poco, concentrato com’è nel bisogno di investire nella relazione di coppia, e ciò spesso crea relazioni sociali molto povere o addirittura assenti.

Nell’area lavorativa, invece, il dipendente si trova a vivere da un lato la difficoltà ad essere autonomo nelle scelte e dall’altro a vivere una dimensione di costante sottomissione e passività in virtù delle marcate difficoltà ad essere assertivo. Le personalità dipendenti, infatti, evitando a tutti i costi di vivere l’autonomia spesso non sviluppano quelle capacità necessarie per gestire le decisioni e affrontare la vita e le sue incertezze; ciò compromette la possibilità di cambiare e migliorare il vissuto di adeguatezza e la rappresentazione del Sé in termini valoriali e, inoltre, la possibilità di svincolarsi da relazioni poco soddisfacenti e spesso costrittive.