L’enactment come strumento terapeutico

L’enactment è un concetto centrale nella psicoterapia relazionale, che si riferisce alla dinamica in cui le emozioni e le esperienze passate del paziente vengono “incarnate” nella relazione terapeutica presente. In altre parole, l’enactment si verifica quando il paziente e il terapeuta attualizzano e ripetono, in modo non cosciente, vecchi schemi di relazione che sono stati formati in passato. Questi schemi possono essere sia positivi che negativi, ma spesso sono i secondi ad attirare l’attenzione del terapeuta.

L’enactment è un concetto importante perché può essere un’opportunità per il cambiamento terapeutico, se gestito correttamente. La sua comprensione e il suo utilizzo nella terapia sono stati sviluppati principalmente dalla scuola della psicoterapia relazionale, fondata da psicoanalisti come Stephen Mitchell, Lewis Aron e Jessica Benjamin, tra gli altri.

In questo articolo, esamineremo la teoria dell’enactment e la sua applicazione pratica nella relazione terapeutica, nonché le sfide e le opportunità che presenta per il cambiamento terapeutico.

Teoria dell’enactment

L’enactment è stato originariamente descritto come una “rievocazione dell’esperienza passata nel presente” (Mitchell, 1988). Mitchell sostiene che, poiché la terapia si svolge in un contesto relazionale, ciò che il paziente porta in terapia (ovvero le sue emozioni, le sue relazioni passate, le sue esperienze traumatiche) influenzerà inevitabilmente la relazione terapeutica presente.

L’enactment può assumere molte forme nella terapia. Ad esempio, il paziente potrebbe proiettare sul terapeuta le sue emozioni o le sue aspettative in modo inconsapevole. In altre parole, il paziente potrebbe vedere il terapeuta attraverso il filtro delle sue esperienze passate e potrebbe interagire con il terapeuta come se fosse una figura significativa del suo passato (ad esempio, il padre o la madre). Questo può portare a dinamiche negative nella relazione terapeutica, come il trasferimento negativo o la resistenza alla terapia.

Tuttavia, l’enactment può anche essere un’opportunità per il cambiamento terapeutico. Il terapeuta può usare l’enactment come una finestra sulla vita interiore del paziente, per esplorare con lui il suo mondo emotivo e per aiutarlo a rielaborare le esperienze passate che influenzano la sua vita presente.

Applicazione pratica dell’enactment nella relazione terapeutica

L’enactment può essere gestito in diversi modi nella relazione terapeutica, a seconda del tipo di dinamica che si manifesta. In generale, il terapeuta deve essere attento alle emozioni del paziente e alle dinamiche di trasferimento e controtrasferimento che si sviluppano durante la seduta terapeutica.

Se il paziente proietta sul terapeuta emozioni negative o comportamenti distruttivi, il terapeuta deve rimanere calmo e non reagire in modo reattivo. In altre parole, il terapeuta deve evitare di cadere nella trappola dell’enactment e di ripetere le dinamiche negative che il paziente ha vissuto in passato. Al contrario, il terapeuta deve aiutare il paziente a comprendere la natura del suo trasferimento e a lavorare insieme per sviluppare nuove modalità di relazione che siano più sane e funzionali.

Una delle tecniche utilizzate per gestire l’enactment nella relazione terapeutica è la riflessione emotiva. Questa tecnica prevede che il terapeuta ripeta ciò che il paziente ha detto, ma in modo più concentrato sulle emozioni che il paziente sta esprimendo. Ad esempio, se il paziente dice: “Non mi piace come mi parli”, il terapeuta potrebbe rispondere: “Sembra che tu stia avvertendo un certo livello di frustrazione nei confronti del mio modo di parlare”.

La riflessione emotiva è utile perché permette al paziente di sentire che il terapeuta sta ascoltando e comprendendo le sue emozioni, e di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. Inoltre, può aiutare a ridurre la carica emotiva negativa associata all’enactment e a creare uno spazio di maggiore sicurezza e comprensione nella relazione terapeutica.

Opportunità e sfide dell’enactment per il cambiamento terapeutico

L’enactment presenta diverse opportunità e sfide per il cambiamento terapeutico. Da un lato, può rappresentare un’opportunità per il paziente di esplorare e rielaborare le sue esperienze passate in un ambiente sicuro e protetto. Il terapeuta può aiutare il paziente a comprendere come le sue esperienze passate influenzano la sua vita presente e a sviluppare nuove modalità di relazione che siano più sane e funzionali.

D’altra parte, l’enactment può anche presentare sfide significative per il cambiamento terapeutico. Ad esempio, il paziente potrebbe resistere alle interpretazioni del terapeuta o alle nuove modalità di relazione che vengono proposte. Inoltre, l’enactment può portare a dinamiche di trasferimento negativo o a una maggiore intensità emotiva nella relazione terapeutica, che richiede una maggiore attenzione da parte del terapeuta per gestire in modo adeguato.

Conclusioni

L’enactment è un concetto importante nella psicoterapia relazionale, che si riferisce alla dinamica in cui le emozioni e le esperienze passate del paziente vengono ripetute nella relazione terapeutica presente. Sebbene l’enactment possa rappresentare una sfida per il cambiamento terapeutico, può anche essere un’opportunità per il paziente di esplorare e rielaborare le sue esperienze passate in un ambiente sicuro e protetto. Il terapeuta può utilizzare tecniche come la riflessione emotiva per gestire l’enactment e per aiutare il paziente a sviluppare nuove modalità di relazione che siano più sane e funzionali. In definitiva, la comprensione e la gestione dell’enactment sono essenziali per creare una relazione terapeutica sicura e significativa, che possa favorire il cambiamento terapeutico del paziente.

Per ulteriori approfondimenti, sono disponibili numerosi testi sulla teoria dell’enactment e la sua applicazione pratica nella terapia. Tra questi, si possono citare:

  • Mitchell, S. (1988). Relational concepts in psychoanalysis: An integration. Harvard University Press.
  • Aron, L., & Harris, A. (2015). Relational psychoanalysis: Volume 4: Expansion of theory. Routledge.
  • Benjamin, J. (2018). Beyond doer and done to: Recognition theory, intersubjectivity and the third. Routledge.
  • Gabbard, G. O. (2001). Psychodynamic psychiatry in clinical practice (4th ed.). American Psychiatric Press.
  • Stolorow, R. D., & Atwood, G. E. (1992). Contexts of being: The intersubjective foundations of psychological life. Analytic Press.

Questi testi offrono un’ampia panoramica della teoria dell’enactment e della sua applicazione nella terapia, e possono essere utili per i terapeuti che desiderano approfondire la loro comprensione di questo concetto complesso e centrale nella psicoterapia relazionale.